Risorse e impegni della Regione sulle politiche per il lavoro

INTERVISTA A SEBASTIANO LEO, ASSESSORE REGIONE PUGLIA

La programmazione regionale in tema di lavoro pone molte sfide. I programmi Garanzia Giovani, GOL, insieme ad altre misure di politica attiva del lavoro, potrebbero rappresentare un’opportunità per le persone in cerca di occupazione. Quali risultati si aspetta?

Il 23 settembre la Regione Puglia ha centrato – con oltre tre mesi di anticipo – il secondo obiettivo del programma Garanzia sull’occupabilità dei lavoratori (GOL): in anticipo rispetto alla scadenza del 31 dicembre 2022, fissata dalla Commissione Europea, la Regione ha preso in carico le domande di almeno 23.550 potenziali beneficiari del programma, valutandone anche il percorso lavorativo e le competenze e stipulando il patto di servizio.

Secondo i dati dell’ultimo monitoraggio del 5 ottobre, siamo addirittura a oltre 31.700 prese in carico. Già a febbraio 2022, eravamo nel ristrettissimo numero delle Regioni di testa che hanno ricevuto l’approvazione del Piano di Attuazione Regionale da parte dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro. Di fatto abbiamo concluso l’intero percorso di confronto con l’Anpal. Sul programma GOL stiamo “correndo”: ci crediamo, e – nel rispetto dei tempi dettati dal piano nazionale – siamo pronti a pubblicare gli avvisi utili all’erogazione di queste misure.

In queste settimane è operativa la fase due di Garanzia Giovani. Con la prima fase, a fine 2021 abbiamo centrato tutti i target a livello nazionale, confermando la piena capacità di spesa del territorio, nonché le dotazioni finanziarie previste per la fase due. Abbiamo attivato oltre 127 mila prese in carico di giovani che non studiano e non lavorano, e abbiamo erogato oltre 9 mila corsi di formazione, per un totale di circa 80 mila partecipanti, 40 mila tirocini e 4 mila contratti.

A GOL e Garanzia Giovani va aggiunta, poi, la programmazione di Agenda per il Lavoro, un complesso di misure di orientamento e politiche attive, frutto della coprogettazione e della partecipazione degli stakeholder del territorio, destinate a giovani, donne e percettori di ammortizzatori sociali disoccupati.

Crediamo in quello che facciamo, gli strumenti ci sono e anche le risorse economiche, risultato della congiuntura del PNRR e dei fondi strutturali. Sta a noi tutti, soggetti pubblici e privati, trasformarle in opportunità.

Spesso i tempi della pubblica amministrazione non sono allineati con quelli delle persone, delle imprese e degli operatori economici nei servizi per il lavoro. In molti casi, compromettono l’efficacia di programmi complessi. Cosa intende fare il suo assessorato a proposito?

L’uso delle risorse comunitarie, fondi strutturali o PNRR, ci impone un sistema di programmazione, gestione e controllo della spesa che, se da un lato intende evitare inefficienze e frodi, dall’altro causa delle lungaggini. Siamo sempre alla ricerca di un compromesso tra velocità della macchina amministrativa e garanzia di una programmazione sana. Facciamo anche i conti con un organico sottodimensionato.

Stiamo lavorando per semplificare i nostri Avvisi, digitalizzando i processi e costruendo misure più snelle, per rispondere alle esigenze di un mercato del lavoro in evoluzione. Moduliamo la formazione professionale e le figure a catalogo, riconoscendo gli slot di formazione di una determinata figura in unità di competenze, ancor prima che si arrivi alla qualifica finale. Così consentiamo un immediato rientro nel mercato del lavoro. Inoltre ci avvaliamo di assistenze tecniche qualificate. GOL rappresenta un buon esempio di velocità e funzionalità.

Garanzia Giovani è il programma più importante, eppure secondo il nostro osservatorio, non sembra godere di buona reputazione tra i giovani stessi. Come bisognerebbe intervenire?

Sulla reputazione di Garanzia Giovani ha pesato, per un periodo, un ritardo nel pagamento delle indennità di tirocinio. Nonostante la Regione Puglia avesse completato per tempo l’istruttoria e la valutazione delle pratiche, un problema di disallineamento tecnico tra Anpal, Inps e quindi Regione Puglia ha bloccato
i pagamenti delle indennità. Sono andato a Roma più volte, e siamo riusciti a ottenere il nulla osta dell’Anpal all’Inps per il pagamento. Non è nel mio stile
puntare il dito, ma ce ne siamo fatti carico anche politicamente, e abbiamo risolto il problema. Oggi non c’è nessun arretrato.

Questo episodio, però, non cancella e non altera gli straordinari risultati ottenuti nella prima fase del programma: decine e decine di migliaia di giovani sono uscite dalla loro condizione di Neet per fare un corso di formazione, riqualificarsi, svolgere un tirocinio. Tanti di questi tirocini si sono trasformati in contratto di lavoro.
Tanti altri sono stati il trampolino di lancio per giovani che hanno trovato lavoro dopo e non sono quindi tracciati dal sistema.

Garanzia Giovani muove il mercato del lavoro, gli enti di formazione e le agenzie per il lavoro, le persone. Con l’avvio della fase due, siamo pronti a una nuova campagna di comunicazione capillare su tutto il territorio regionale.

 

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